Google Cache

Google rimuove la cache: cosa cambia dal 25 settembre 2024?

Dal 25 settembre 2024, Google ha eliminato definitivamente la possibilità di accedere alla cache direttamente dai risultati di ricerca. Questa modifica, che ha destato non poco scalpore, segna la fine di una funzione storica utilizzata da moltissimi utenti e professionisti del web per accedere a copie temporanee di pagine web.

Cos’è la cache di Google? La cache di Google è una copia temporanea di una pagina web salvata dai server di Google. Questa funzionalità permetteva di visualizzare una versione della pagina così come era stata indicizzata in un determinato momento. Era particolarmente utile in caso di pagine non più accessibili, errori sui server o contenuti rimossi. Fino a poco tempo fa, potevi accedere a questa versione semplicemente cliccando su “cache” nei risultati di ricerca, oppure utilizzando il prefisso cache: seguito dall’URL della pagina.

Cosa cambia adesso? Dal 25 settembre 2024, la cache di Google non è più disponibile, nemmeno tramite il comando “cache”. Questa scelta ha portato alla rimozione del pulsante “cache” presente nei risultati di ricerca di Google e l’inaccessibilità dell’operatore specifico che consentiva di raggiungere la copia cache di una pagina direttamente dalla barra degli indirizzi del browser. Il motivo ufficiale dietro a questa decisione non è stato del tutto chiarito, ma si ipotizza che sia dovuto al notevole carico di dati richiesto per mantenere aggiornate tutte le copie cache sul motore di ricerca​(

L’alternativa di Google: Internet Archive Nonostante la rimozione della propria cache, Google suggerisce di utilizzare Internet Archive, una piattaforma che memorizza le versioni storiche di milioni di pagine web. A differenza della cache di Google, però, Internet Archive non è direttamente integrato nel motore di ricerca, il che rende l’operazione meno immediata e richiede più passaggi per trovare la versione salvata di una pagina​.

Implicazioni per utenti e SEO La rimozione della cache di Google può rappresentare una perdita significativa per chi lavora nel mondo SEO e per gli sviluppatori. Questi utenti spesso utilizzavano la cache per verificare come Google aveva indicizzato una pagina, per controllare eventuali modifiche o per analizzare contenuti che non erano più disponibili online. Anche per gli utenti comuni, questa modifica può essere fastidiosa, soprattutto in casi in cui una pagina web risulti temporaneamente inaccessibile.

Conclusioni L’eliminazione della cache di Google è un cambiamento importante che riflette probabilmente un’evoluzione nella gestione dei dati da parte dell’azienda, puntando su una maggiore efficienza e riduzione del carico sui server. Tuttavia, lascia un vuoto per chi faceva affidamento su questa funzionalità, ora costretto a cercare soluzioni alternative.


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